Il libro è un piccolo incanto: un parco giochi con scivoli e sbarre intrecciate da cui ciondolare, o intorno a cui ruotare, e funi su cui tenersi in equilibrio, e altalene che oscillano tra vertici celesti e inferni... Il poeta ci sta dentro benissimo, in questo parco, ruota, volteggia, e non cade mai. E il lettore deve davvero essere all'altezza. Ma insomma, sti lettori sarà bene che ricomincino a fare il loro mestiere. Tu glielo ricordi, li scuoti, li strigli, li responsabilizzi... Anche a ridere, insomma, ci vuole capacità. E tu sei così sorridente, così tenero anche talvolta, come i bambini che fanno le smorfie e le boccacce, mentre vorrebbero far paura e vendicarsi. Sei un originalone, Roversi - merito della scienza, di quella chimica che risolve, dissolve, e ricombina; e vaporizza, e solidifica, e liquefà? Insomma, comunque sia, non stai fermo un momento; corri di qua e corri di là. E non ti viene il fiatone! E sei così bravo a tenere i tuoi segreti. Bravo, proprio bravo.
Nicola Gardini