Maarja Kangro è nata a Tallinn (Estonia) il 20.12.1973. Si è laureata in Lettere all’Università di Tartu; al momento sta facendo il dottorato di ricerca in teoria della cultura presso l’Università di Tallinn. Scrive poesia, narrativa e critica letteraria; prima di iniziare a scrivere poesie in estone ne ha tradotte da altre lingue, e traduce tuttora dall’inglese, dall’italiano e dal tedesco. Tra l’altro ha compilato e tradotto un’antologia bilingue di Andrea Zanzotto, Hääl ja tema vari / L”, e di Valerio Magrelli, Luule DNA / Il Dna della poesia (con Kalju Kruusa). Ha tradotto anche opere di Giorgio Agamben e Umberto Eco.

Ha pubblicato 4 volumi di poesia: Kurat õrnal lumel (Un diavolo sulla neve sottile, 2006), Tule mu koopasse, mateeria (Vieni nella mia tana, materia, 2007), Heureka (2008), e Kunstiteadlase jõulupuu (L’albero natale di un critico dell’arte, 2010). Nel 2010 è uscita la sua prima raccolta di racconti, Ahvid ja solidaarsus (Le scimmie e la solidarietà), che ha vinto il Premio Letterario della Fondazione della cultura dell’Estonia (Eesti Kultuurkapital), uno dei premi letterari più importanti in Estonia. Per la sua poesia ha vinto due volte il Premio Letterario dell’Università di Tallinn e il Premio Letterario di Eesti Kultuurkapital. Ha scritto 6 libretti per opera lirica e testi per altre opere musicali, alcune delle quali grottesche e critiche (l’ultima narra degli esperimenti di trapianto della testa che un chirurgo russo ha fatto sui cani negli anni ’50), altre più introspettive. Apprezza molto l’umorismo e l’ironia in letteratura, e, per non diventare troppo seria, ha pubblicato anche un libro per bambini, Puuviljadraakon (Il drago della frutta, Premio del Centro della Letteratura Infantile “Miglior Libro Per Bambini del 2006”).

La farfalla dell'irreversibilità