Nessun luogo che sia mio di Marco Antonio Campos

Marco Antonio Campos
Nessun luogo che sia mio

cura e traduzione di Emilio Coco

Antologia della produzione più significativa del poeta messicano lungamente vissuto in Europa.

 

Un libro, in un certo senso, necessario perché permette al lettore italiano di avvicinarsi a una delle voci più intense della poesia latinoamericana d'oggi.
Spoglie di ogni inutile retorica, le poesie di Marco Antonio Campos, arrivano direttamente al lettore perché, come annota giustamente Evodio Escalante, "sembrano sorgere da una conversazione all'orecchio di un amico fidato. Sdegnoso delle sperimentazioni avanguardistiche, il poeta opta per una poesia dove pensiero e sentimento, lucidità e nostalgia si percepiscono a fior di pelle, o meglio ancora, a fior di splendida cicatrice".
Personalità complessa, con attitudini molteplici e un'ampia curiosità che lo porta a scandagliare con uguale successo i vari campi della letteratura, dalla critica alla saggistica, dall'aforisma alla traduzione, dalla narrativa alla poesia in versi e in prosa, Marco Antonio Campos occupa nelle lettere messicane di oggi un posto di tutto rispetto e chiaramente identificabile.
Un'immaginazione calda e perfino accesa, libera e talora felicemente anarchica nei propri movimenti inventivi che ci consegna in questi testi perfettamente conclusi tutto il carico vario e scavato della sua esperienza di uomo, di letterato e di instancabile viaggiatore, tutta la trama dei moti dello spirito, dai nostalgici ripiegamenti nel geloso cerchio delle giovanili memorie amorose e familiari alla denuncia indignata di un mondo privo di valori che raggiunge la sua acmé nelle poesie dedicate al suo paese nelle quali Marco Antonio si fa spettatore amaro dell'avvilimento morale del suo amato Messico.
Nessun luogo che sia mio raccoglie trentaquattro componimenti in versi e in prosa appartenenti a tre importanti tappe nell'iter poetico di Marco Antonio Campos: "Viernes en Jerusalén" (2005), "Ningún sitio que sea mío" (2006) che è a sua volta una scelta di versi di libri precedenti, e "Dime dónde, en qué país" (2010). Questa antologia, che si arricchisce di cinque poesie completamente inedite, si propone di offrire al lettore italiano un compendio impostato, a nostro parere, sul meglio e sul più significativo della produzione poetica di questi ultimi anni del nostro scrittore, consentendo di fare il punto su quello che, complessivamente, può essere considerato il suo momento più altamente creativo.

Emilio Coco  
CIUDAD DE MÉXICO

...yo nací aquí, escribí aquí,
perseguido, no por demonios,
sino por trasgos y fieras, crecí
en una ciudad ilímite,
y pese a su horror, miseria y caos,
a su humo y su trajín sin alma,
amé su sol, su enorme y dulce otoño,
sus plazas como firmamentos,
las tibias tardes en leve marzo,
el perfil montañoso al sur,
la máscara y cuchillo de su gente,
su ayer feroz, su hoy incierto,
y la amé, la amé siempre, la amé,
la amé como ama un hijo duro.
   CITTÀ DEL MESSICO

...io nacqui qui, scrissi qui,
inseguito, non da demoni,
ma da folletti e fiere, crebbi
nella città illimitata,
e nonostante il suo orrore, la sua miseria e caos,
il suo fumo e il suo viavai senz’anima,
amai il suo sole, il suo enorme e dolce autunno,
le sue piazze come firmamenti,
le tiepide sere nel lieve marzo,
il profilo montagnoso a sud,
la maschera e il coltello della sua gente,
il suo ieri feroce, il suo oggi incerto,
e l’amai, l’amai sempre, l’amai,
l’amai come ama un figlio duro.

Pagine: 128 | ISBN: 9788866830153 | ISBN-A: | Prezzo: € 12,00  Acquista