Il mio letto ha tre gambe di Dan Opus Lapidus

Dan Opus Lapidus
Il mio letto ha tre gambe

La voce comprensibilissima ed efficace di uno straniero che ha scelto l’italiano della sua emigrazione per cantare i suoi sogni, i suoi colorati incubi e le sue frustrazioni.

   il mio letto ha tre gambe
   che ricorda autoritario
   e cinico
   che il padrone assoluto non
   sono io
   e in qualsiasi modo è lui
   che decide il mio riposo

 

Più mi addentravo nella comprensione di questa volontà di dire, in una lingua straniera che però è diventata la lingua prescelta, la lingua della propria voce, più mi tornava alla mente, con tutte le differenze del caso - l'ambiente, la formazione - quella che potrebbe sembrare certa goffaggine linguistica (l'ingenuità come la definisce Dan), ma è libertà di usare la lingua attenendosi a un vocabolario tutto privato con squisiti esiti poetici, di Amelia Rosselli. Ritrovo qui una stessa volontà quasi infantile, innocente e prepotente a un tempo, di dire e di farsi capire con i soli propri mezzi, la sicurezza per il risultato a cui apporre la propria firma, l'autoironia infine.

Piera Mattei dalla Introduzione

Pagine: 74 | ISBN: 9788866830207 | ISBN-A: | Prezzo: € 10,00  Acquista