Capriccio umano

Norah Zapata-Prill
Capriccio umano

traduzione e cura di Piera Mattei

La poetessa boliviana, naturalizzata svizzera, con immagini realistiche e fantastiche, canta le sue passioni e la memoria della sua terra d’origine.

 

Il mio passato boliviano rimane intatto. Non lo rinnego. Non ci rinuncio. Fa parte del mio presente e farà parte del mio futuro. Le sue strade, le sue montagne, i suoi fiumi, i suoi cieli e le sue notti, la sua gente fanno parte della mia vita. Le mie esperienze e i miei incontri svizzeri mi permettono di capirmi meglio e di capire meglio il boliviano, rispettarlo, amarlo e operare concretamente, in base alle mie possibilità, in favore di alcune persone che vivono nel bisogno.
La Svizzera che è il mio paese d’adozione – ho la nazionalità svizzera – mi ha curato di alcuni difetti, ha placato qualche mia abituale preoccupazione, mi ha accompagnato e mi accompagna con la sua bellezza e la sua serenità nel difficile cammino della realizzazione. Per entrambi i paesi provo molta gratitudine, senza tuttavia idealizzarli.

Norah Zapata-Prill dall'Intervista
AZAHAR

Vienes de un poema
De una quemadura que el fuego solicita
Y mis ojos
Al azar de la existencia
Como en un sueño no vivido
Sueñan
Te elejí
Guárdame
Gota de agua que soy
Derramada
De ti
Lágrima
Tengo miedo
Que alguien crea que nací esclava.
   ZAGARA

Vieni da una poesia
da una bruciatura che il fuoco attrae
e i miei occhi
all’azzardo dell’esistenza
come in un sogno non vissuto
sognano
ti ho scelto
guardami
goccia d’acqua che sono
versata
da te
lacrima
ho paura
che qualcuno pensi che sono nata schiava.

Pagine: 94 | ISBN: 9788866830313 | ISBN-A: | Prezzo: € 12,00  Acquista