Paul Verlaine (Metz 1844 - Parigi 1896), è una delle voci poetiche più influenti, originali e universali dell’Ottocento.
Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, Verlaine esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione per aver sparato a A. Rimbaud, del quale era amico, maturò durante la reclusione una nuova forma poetica, più personale e musicale, fuggevole, suggestiva, che si manifesta nei due volumi Romances sans paroles (1874) e Sagesse (1879), fra i più notevoli di tutta la lirica francese dell’Ottocento.
(dalla voce Verlaine dell’Enciclopedia Treccani)

Una orgogliosa malinconia